Studio pilota sui metodi di valutazione degli effetti dell’arousal e la sua valenza emotiva sulle prestazioni dei greyhound da corsa

Sintesi: In Australia i greyhound da corsa possono terminare prima del tempo la loro carriera da racer se non inseguono in modo performante la preda. Si conoscono le ragioni per cui i greyhound allevati specificatamente per questo possono fallire, e una può essere il loro eccessivo stress causato dall’ambiente esterno durante la gara, oppure dalla frustrazione per non riuscire a catturare la preda. Questo studio ha cercato di indagare sulle possibili cause analizzando gli indicatori potenziali di eccitamento/arousal e frustrazione nei greyhounds durante le corse organizzate in tre diversi cinodromi del Nuovo Galles del Sud. Misurare la temperatura oculare è un modo obiettivo e non invasivo per testare l’arousal. Inoltre è stato registrato anche il comportamento prima e dopo la gara per individuare eventuali segni di frustrazione.

I greyhound più anziani e con una temperatura oculare più alta a fine gara avevano avuto una performance peggiore. La temperatura oculare prima di una gara era influenzata dal circuito in cui si sarebbe svolta la competizione, così come dal numero di corse, e questo suggerisce come alcune piste possano essere più stressanti di altre per i greyhound, e che la permanenza nelle gabbie sia probabilmente un’ulteriore fonte di stress durante le gare. I comportamenti legati alla frustrazione erano più comuni in due cinodromi, e meno nel terzo, dove all’interno dei blocchi di partenza c’erano dei giocattoli.

Di seguito la traduzione libera in Italiano di questo studio pilota dal titolo A Pilot Study of Methods for Evaluating the Effects of Arousal and Emotional Valence on Performance of Racing Greyhounds, a firma di Melissa Starling, Anthony Spurrett and Paul McGreevy, pubblicato nel giugno 2020 su Animals, una rivista internazionale, sottoposta a revisione paritaria e ad accesso aperto, interamente dedicata agli animali, comprese la zoologia e le scienze veterinarie, pubblicata semestralmente online da MDPI Molecular Diversity Preservation International). 

https://www.mdpi.com/2076-2615/10/6/1037

Studio pilota sui metodi di valutazione degli effetti dell’ arousal e la sua valenza emotiva sulle prestazioni dei greyhound da corsa. 

Melissa Starling *, Anthony Spurrett e Paul McGreevy

Sydney School of Veterinary Science, School of Life and Environmental Sciences, Faculty of Science, University of Sydney, Camperdown, NSW 2006, Australia; [email protected] (A.S.); [email protected] (P.M.) * Correspondence: [email protected]

Ricevuto: 8 maggio 2020; Accettato: 8 giugno 2020; Pubblicato: 15 giugno 2020

Abstract

In Australia l’industria delle corse coi greyhound negli ultimi anni è finita sotto esame a causa di una crescente preoccupazione sul benessere animale, compreso il problema del sovrannumero di animali scartati perché inadatti alle corse, oppure rimossi dal sistema per le scarse prestazioni in gara. Le ragioni per cui alcuni greyhound non eccellono in gara non sono ancora ben chiare, ma possono dipendere da un rinforzo insufficiente per le corse o da uno stato emotivo negativo in risposta all’ambiente esterno delle gare.

Questo studio ha indagato sui modi per misurare lo stato emotivo dei greyhound (n = 525) durante le gare svoltesi in tre cinodromi, ed i fattori che influenzano le prestazioni, raccogliendo dati demografici e comportamentali, ed immagini termografiche infrarossi degli occhi dei greyhound durante le gare.

L’aumento della temperatura oculare dopo la gara aveva un’associazione negativa rispetto alla prestazione (n = 290, Effect = −0.173, s.e. = 0.074, p-value = 0.027), così come l’aumentare dell’età del cane (n = 290, Effect = −0.395, s.e. = 0.136, p-value = 0.004). Anche il numero di corsia di partenza aveva un ruolo significativo, le corsie 4, 5 e 7 avevano una correlazione inversa con la performance. Infine anche la pista influenzava significativamente la temperatura oculare prima e dopo la gara (n = 442, Effect = 1.910, s.e. = 0.274, p-value < 0.001; Effect = 1.595, s.e. = 0.1221, p-value < 0.001 per Gosford e Wentworth rispettivamente), e questo suggerisce che alcune piste possano essere intrinsencamente più stressanti di altre per i greyhound. La temperatura oculare prima della corsa aumentava nel corso della gara (n = 442, Effect = 0.103, s.e. = 0.002, p-value < 0.001). I comportamenti che indicherebbero frustrazione dentro ai box di partenza erano estremamente comuni in due cinodromi, ma meno comuni nel terzo, dove c’erano dei giocattoli, attaccati ad elastici, usati per guidare i greyhound all’interno delle gabbie di partenza.

1. Introduzione

Il greyhound racing in Australia è un’attività supportata in gran parte dalle entrate derivanti dalle scommesse sugli esiti delle corse. Per questo c’è molta pressione verso i proprietari dei greyhound da corsa che vengono fatti gareggiare il più possibile, finché sono fisicamente in grado, così che le vincite possano mantenere in vita l’industria delle corse. Recenti indagini sull’industria del greyhound racing in Australia, e in particolare nello stato del Nuovo Galles del Sud (NSW), hanno sollevato domande sul problema della cosiddetta sovrapproduzione e scarto di greyhound nell’industria. Lo scarto descrive il processo per cui un greyhound non riesce a raggiungere gli standard minimi richiesti per gareggiare o viene ritirato dalle corse perché non riesce a vincere, unica ragione per cui è stato allevato. Può dipendere da ragioni fisiche, come la zoppia, oppure comportamentali, legate al disinteresse verso la corsa. Il destino finale di questi cani rimossi è ignoto, ma può includere l’adozione in famiglia come animale da compagnia, il restare con l’allevatore o l’addestratore, oppure la soppressione. Non inseguire la preda, oltre a interferire nella gara, intralciando un altro cane in pista, comporta delle penalità di sospensione temporanea dalle gare. Il mancato inseguimento è considerato una forma di scarto comportamentale, ossia quando un cane fisicamente sano viene rimosso perché giudicato inadatto a performance vincenti a causa di inadeguatezza comportamentale 

I greyhound non venivano tracciati al momento della raccolta dei nostri dati, per cui non sono disponibili cifre sul volume di questo scarto per ragioni comportamentali nell’industria del racing nel NSW. Si stima almeno il 50%–70% dei greyhound che abbiano perso le gare, anche se potrebbe essere una sovrastima e non si fa differenza tra scarto per motivi comportamentali e greyhound rimasti infortunati. Per questo è importante comprendere perché i greyhound possano non riuscire a svolgere un’attività per cui sono stati specificatamente allevati. Lo scarto di cani per ragioni comportamentali è un problema multi sfaccettato con molti potenziali fattori contribuenti, e su cui sono state condotte poche ricerche finora. Anche se è probabile che la maggior parte dei cani vengano scartati prima ancora di iniziare a gareggiare, un elemento fondamentale per capire perché alcuni greyhound non riescono ad inseguire la preda risiede nella comprensione delle loro esperienze vissute durante le gare.

In Australia le corse coi greyhound iniziano tutte con un cosiddetto “riscaldamento” in cui ai greyhound viene data l’opportunità di vedere la lepre meccanica correre lungo la pista; di solito due volte mentre i cani si trovano in un recinto all’aperto adiacente la pista. In base alle leggi australiane sul racing, questo avviene circa dieci minuti prima dell’inizio di ogni gara. Cinque minuti prima del riscaldamento i cani vengono recuperati dalle gabbie e portati al guinzaglio verso un prato vicino alla pista dove possono espletare i bisogni fisiologici, dove viene fatta loro indossare un pettorale con il numero di gara e dove vengono effettuati i preparativi pre-gara come l’uso di bende protettive applicate agli arti per proteggerli da infortuni. Dopo averli fatti assistere al passaggio della preda, vengono accompagnati alle gabbie di partenza e chiusi dentro, infine liberati per la gara vera e propria. A fine corsa, subito dopo il passaggio della preda, viene chiuso un cancello, situato sulla pista, per evitare che i greyhound continuino a correrle dietro. La lepre meccanica si allontana, passando attraverso una piccola ribalta, mentre i greyhound sono dirottati verso un recinto chiuso attiguo alla pista, dove verranno recuperati dagli addestratori e riportati ai loro kennel. Il recinto di recupero è unico in Australia, e gli addetti ai lavori dell’industria sostengono che possa essere fonte di frustrazione per i greyhound, in primis perché non riescono a catturare la preda, e poi perché raramente vi trovano un oggetto con cui interagire al posto della preda. Come conseguenza di questa frustrazione potrebbero perdere interesse nel correre oppure reindirizzare questa frustrazione verso gli altri cani vicini, ed entrambe le cose comportano penalità se avvengono durante una gara (non una volta entrati nel recinto di recupero). Il rischio di infortuni nel recinto aumenta se i greyhound sfogano la loro frustrazione sui loro conspecifici poiché i partecipanti alla corsa decelerano in momenti diversi.

Molti fattori influenzano la prestazione di animali da corsa. Ricerche passate condotte sui cavalli da corsa hanno mostrato come gli equini che finivano perdendo (il 20% dei finalisti) mostravano comportamenti a fine corsa associati ad un’alta eccitazione tipica del pre-gara[6]. Un arousal elevato prima della gara può comportare una riduzione del controllo del sistema motorio, e può compromettere i processi cognitivi e di giudizio o indicare che l’animale sta consumando energia necessaria per correre, o attivare comportamenti prima della gara.

Un arousal elevato nei greyhound prima di una corsa può essere causato dallo stress correlato all’ambiente circostante (cinodromo) e dalla permanenza chiusi in gabbia. Anche l’attesa può alzare i livelli di arousal,  che a sua volta può essere influenzato da quanto tempo il cane è rimasto chiuso in gabbia, o da quanti giorni sono trascorsi dall’ultima gara, o da come il cane ha vissuto tutte le procedure subite durante una gara.

Uno studio precedente sui greyhound da corsa ha rivelato un aumento dell’eccitazione in cani che avevano corso, così come in quelli che avevano solo assistito ad una gara senza parteciparvi, suggerendo così che l’arousal nei greyhound possa aumentare con l’attesa, interpretata come un’opportunità di correre. Il trasporto della durata di un’ora o più è considerato stressante per gli animali vivi, e studi condotti su cani che sono stati trasportati in aereo mostrano un aumento di segni di stress fisiologico e comportamentale.  Quindi anche il viaggio per arrivare al cinodromo può influenzare l’arousal pre-gara.

Le telecamere termografiche a infrarossi (IRT) sono impiegate sempre più spesso per registrare la temperatura oculare superficiale di animali. Aumenti nella temperatura oculare rilevati dall’IRT hanno rivelato un elevato livello di eccitazione in molti animali come topi, conigli, cavalli e cani. L’IRT rileva le radiazioni infrarosse, fornendo una rappresentazione grafica della temperatura superficiale. Tipicamente la perfusione vascolare delle estremità cambia durante una reazione allo stress, che include un aumento dell’arousal. Negli animali questo si può rilevare dal cambiamento della temperatura superficiale del corpo priva di mantello/pelo, parti anatomiche di un animale che sono perfuse da vaste reti di capillari come l’occhio e l’interno delle orecchie[16]. A causa dell’attivazione del sistema simpatico i cani possono manifestare un aumento del battito cardiaco e una vasodilatazione periferica come reazione allo stress, con conseguente aumento della produzione metabolica di calore e della temperatura superficiale, che si può misurare più facilmente sulla superficie dell’occhio[23]. Il beneficio nella scelta dell’occhio per queste misurazioni sta nel fatto che non viene alterato da lunghezza, tenore di umidità e colore di qualunque altro mantello/pelo situato in quel punto.

Lo studio corrente punta a determinare i possibili effetti dell’arousal e della frustrazione sulle prestazioni dei greyhound durante una corsa. Specificatamente è stato progettato per esplorare i presunti indicatori comportamentali di un aroual elevato prima di una gara, e i segni di frustrazione riscontrati nei cani quando entrano nel recinto di recupero, per la mancata cattura della preda. Sono state raccolte immagini IRT di greyhound prima e dopo una gara, contemporaneamente ad osservazioni sui comportamenti dei cani durante il “riscaldamento” antecedente alla corsa, e nel recinto di recupero al termine della stessa.

Discussione

Questo studio ha identificato molti fattori che possono influenzare le prestazioni dei greyhound durante le gare come l’età, il sesso, la posizione di partenza, e i giorni trascorsi dall’ultima gara disputata (se maschio).

Una temperatura oculare più alta, indicativa di un livello di arousal elevato o di stress, era influenzata dalla struttura in cui era disputata la corsa e dal numero di gare corse, che è un’indicazione di quanto tempo il cane è rimasto in gabbia.

4.1. Temperatura dell’Occhio Dopo la gara

Una temperatura oculare più alta dopo la gara era associata ad una prestazione peggiore, ma è difficile separare gli effetti dello sforzo fisico nelle corse dagli effetti dello stato emotivo prima e durante una gara.

Studi hanno scoperto nei cani e cavalli la temperatura oculare aumenta in risposta all’esercizio fisico,  ma in quegli studi la forma dell’esercizio era prolungata rispetto alla breve durata delle corse sprint (con sforzo intensivo) disputate e prese in esame in questo studio. La temperatura dell’occhio corrente dopo la gara poteva essere indicativa di una risposta più forte allo stress della corsa, e degli effetti negativi dell’iper-eccitazione sulla prestazione. Una ragione alternativa per questa correlazione è data dal fatto che la temperatura più alta dopo la corsa sarebbe più indicativa di una temperatura corporea interna più elevata, rispetto ad uno stato emotivo. Uno studio precedente suggeriva che ci volessero almeno 30 minuti per consentire alla temperatura interna del cane di tornare in linea, dopo 30 minuti di esercizio fisico. Nello studio corrente non è stato possibile scattare le immagini IRT più di 15 minuti oltre la fine della corsa, a causa dei proprietari dei cani che li portavano via dai kennel. Stando così le cose, la relazione negativa tra la prestazione e le temperature minime osservate dopo la gara potrebbe significare che i cani che hanno una prestazione peggiore devono investire uno sforzo maggiore per competere in gara rispetto a cani che gareggiano meglio, e che hanno una temperatura corporea interna maggiore e una temperature oculare più elevata dopo la gara.

Il campionamento nelle gabbie prima della gara dovrebbe fornire una comparazione migliore del prima e dopo la corsa in quanto l’atto di portare fuori i cani può eccitarli, aumentandone l’arousal. Tuttavia per lo studio corrente i funzionari di gara non l’hanno autorizzato. In base al regolamento [4] i greyhound devono rimanere nei loro kennel fino a 15 minuti prima di poter essere riportati a casa, quindi il termografo IR veniva usato in questo intervallo di 15 minuti per consentire ai cani di calmarsi e riposare, così da minimizzare gli effetti della temperatura corporea interna sulla temperatura superficiale dell’occhio, mentre al tempo stesso si usava il termografo prima che i greyhound venissero prelevati dalle gabbie e condotti ai rimorchi per il rientro a casa.

4.2. Temperatura ambientale

La temperatura esterna era un indicatore significativo della temperatura minima dell’occhio dopo la corsa, ma non prima della gara. Questa variabile ha ridotto l’affidabilità del modello che può riflettere un effetto non lineare della temperatura esterna. I greyhound vengono trasportati con rimorchi climatizzati e prima della gara sono detenuti in zone al coperto a temperatura controllata dentro a gabbie, ma temperature esterne estreme possono influenzare le immagini IRT dopo la corsa, e questo dovrebbe essere trattato con precauzione se in futuro l’industria dovesse scegliere di usare il monitoraggio dei cani tramite IRT. Allo stesso modo la luce solare diretta può offuscare ogni variabilità della temperatura superficiale misurata con l’IRT. Ulteriori ricerche sulla temperatura oculare, misurata dopo attività fisiche standard che innalzano l’arousal ed esercizi fisici di varie intensità riveleranno l’utilità e i limiti delle immagini nella valutazione degli stati emotivi nei cani di varie razze e livelli di atleticità.

4.3. Numero di gare disputate

Il numero di gare disputate aveva un effetto positivo significativo sulla temperatura minima dell’occhio prima della gara, suggerendo che l’arousal dei greyhound aumentasse esponenzialmente all’aumentare delle gare disputate. Tutti i greyhound da corsa devono rimanere in gabbia fino a 30 minuti prima della prima corsa.

Non vengono disturbati nel periodo di tempo tra la chiusura delle gabbie e la prima gara, ma dopo l’inizio delle corse nell’area coperta dove si trovano i kennel parte il via vai di operatori che entrano ed escono a prendere e riportare i cani che hanno già gareggiato. I cani che restano nelle gabbie sono quindi esposti ad un disturbo continuo, e probabilmente sentono le urla di incitamento del pubblico sugli spalti esterni, oltre al suono della preda meccanica che corre sul binario parallelo alla pista. Questo effetto difficilmente è legato all’intensità della competizione, in quanto il montepremi in denaro di solito non aumenta ad ogni gara.

I greyhound non sanno quando verranno presi e portati fuori per correre, quindi possono anticipare ciò che accade ogni volta che vengono disturbati dai movimenti degli operatori e degli altri cani, portando ad una frustrazione crescente e ad un aumento dell’arousal quando non vengono prelevati dalle gabbie.

4.4. Gli indicatori Comportamentali dell’Arousal (BIA) nel riscaldamento

Uno studio precedente scoprì che i cavalli che mostravano comportamenti BIA immediatamente prima di correre avevano una prestazione peggiore rispetto ai cavalli che apparivano più calmi. Questo studio non ha riscontrato la stessa correlazione tra performance dei greyhound da corsa e temperatura dell’occhio prima di una gara o la frequenza di comportamenti da eccitazione in fase di riscaldamento. In effetti non c’era nessuna correlazione tra i comportamenti nell’etogramma attuale, considerati indicativi di attivazione emozionale, temperatura media dell’occhio prima e dopo la gara, e la prestazione del cane. I comportamenti di eccitazione durante il riscaldamento sono giustificati meglio dalla lunghezza del percorso e dal tipo di cinodromo, con un numero minore di comportamenti indicativi di un arousal elevato riscontrati prima di corse disputate su lunghi tracciati e un numero maggiore di comportamenti osservati a Wentworth Park rispetto ad altre strutture.

I greyhound sono in grado di correre su diverse distanze su piste differenti, ma ci può essere una specializzazione. I greyhound durante il riscaldamento non hanno modo di sapere che tipo di pista dovranno affrontare, ma è possibile che i cani captino alcuni indizi dai loro operatori, i quali non incoraggiano reazioni vivaci durante il riscaldamento prima di corse più lunghe. E’ anche possibile che i cani che sono meno attivi durante il riscaldamento siano più adatti a gareggiare su distanze più lunghe, e quindi manifesteranno meno BIAosservabili durante il riscaldamento, prima di gare su tracciati più lunghi.

Questi risultati mettono in discussione sia la validità degli etogrammi nel valutare l’arousal durante le gare, sia se i greyhound sperimentano livelli di eccitazione elevati pochi minuti prima del riscaldamento obbligatorio. Non è stato possibile raccogliere le immagini IRT dei greyhound durante o immediatamente dopo il riscaldamento a causa del programma serrato delle gare, per cui è possibile che diversi greyhound non avessero un arousal elevato nel rilevamento IRT prima della gara. In alternativa, il comportamento dei cani durante il riscaldamento può essere un indicatore inadeguato del livello di arousal. I cani che esprimono la loro eccitazione apertamente con comportamenti facilmente identificabili possono non essere più eccitati di quelli che restano passivi durante il riscaldamento. Qualsiasi differenza nel comportamento potrebbe non riflettere direttamente una variazione nel livello di arousal del cane.

4.5. Età ed Esperienza

I cani più giovani avevano maggiori probabilità di posizionarsi nella metà anteriore del campo rispetto ai cani più anziani. Questo può dipendere dal fatto che i cani più giovani potrebbero non avere subito infortuni in passato o non hanno ancora subito cambiamenti degenerativi dovuti all’età che avanza. Studi sull’ippica hanno scoperto che il rischio di infortuni aumenta con l’età e che il picco di velocità o plateau si verifica ad approssimativamente 4 anni e mezzo di età.

4.6. Gabbie di partenza

Anche le gabbie da cui escono i cani a inizio gara hanno un impatto significativo sulla probabilità di piazzarsi in buona posizione a fine gara, un esito che è liberamente riconosciuto dai gestori, almeno di Wentworth Park. La gabbia 1 sembra offrire un vantaggio, come osservato dal Greyhound Recorder, e in questo studio le gabbie 4, 5 e 7 sembrano essere svantaggiate rispetto alla gabbia 1.

I greyhound che preferiscono correre vicino al binario hanno più probabilità di piazzarsi meglio, a prescindere dalla posizione di partenza, perché devono coprire un diametro più breve di pista (essendo più all’interno) rispetto ai greyhound che preferiscono correre sul lato più esterno del tracciato. I greyhound che preferiscono correre vicino al binario e che partono dalle gabbie 1, 2 o 3 devono percorrere un tragitto più breve rispetto a quelli che preferiscono partire dalle gabbie lontane dal binario. Questo problema può essere affrontato adottando raccomandazioni di sicurezza per l’adozione di un sistema che piazzi la lepre meccanica al centro della pista, anziché su un lato come avviene ora.

4.7. Sesso dei Cani

I greyhound maschi esaminati in questo studio avevano decisamente più probabilità di piazzarsi ai primi posti rispetto alle femmine. Tuttavia questo era complicato dall’interazione tra il sesso del cane e i giorni trascorsi dall’ultima gara disputata. Mentre le femmine non mostravano uno schema chiaro nelle loro prestazioni, a prescindere dall’ultima volta che avevano gareggiato, i maschi tendevano a finire la corsa in ultime posizioni all’aumentare dei giorni trascorsi dall’ultima gara disputata. Non c’era una differenza significativa tra maschi e femmine nella latenza rispetto all’ultima corsa disputata. L’effetto di questa interazione sulle prestazioni è interessante, ma difficile da interpretare. C’era una correlazione negativa degna di nota tra la temperatura oculare prima della corsa e la latenza rispetto all’ultima gara disputata. Ciò è in contrasto con la spiegazione potenziale di una risposta più intensa allo stress provocato dall’ambiente dopo periodi prolungati di riposo e assenza dalle competizioni. E’ possibile che aumentando la latenza dall’ultima gara disputata comprometta la resistenza muscolo-scheletrica e la forma fisica, come mostrano i dati raccolti sui cavalli da corsa che hanno una probabilità maggiore di subire infortuni gravi durante un torneo all’aumentare dei giorni trascorsi dall’ultima competizione[34]. È possibile anche che, se il cane non ha corso per più di una settimana, l’anticipazione della gara diminuisca per una mancata associazione agli stimoli esterni correlati con l’ambiente delle gare, e questo ne comprometterebbe la prestazione sportiva. Ciò è coerente con le scoperte attuali sulla correlazione negativa con la temperatura oculare prima di una gara. Non è chiaro il perché la latenza dall’ultima gara disputata influenzerebbe le prestazioni sportive dei cani maschi più che nelle femmine, e per quanto ne sappia l’autore, non è stata riportata in alcuno studio precedente sulle prestazioni sportive di animali.

Come sempre, è possibile che questo rifletta un’anomalia statistica, e che semplicemente aumentando le dimensioni del campione oggetto di studio, venga chiarita la solidità di questa relazione.

Non c’era una differenza significativa nella temperatura dell’occhio tra i sessi prima o dopo la gara, e per quanto ne sappia l’autore, in passato nei cani non sono state riportate differenze di sesso in risposta all’arousal.

4.8. Recinto di recupero

Uno degli obbiettivi di questo studio era indagare se i greyhound del Nuovo Galles del Sud venissero ricompensati adeguatamente per correre, nonostante fossero impossibilitati a catturare la preda a fine gara.

Possiamo presupporre che se i greyhound finiscono la competizione senza alcuna penalità per non aver catturato la lepre meccanica, siano stati sufficientemente spronati a correre dai loro trainer. Tuttavia è possibile che questo “rinforzo” non sia sufficiente a mantenere lo stesso ritmo prolungato nel tempo. Per cui abbiamo ricercato segnali di frustrazione nei cani nel recinto di recupero a fine gara. La frustrazione è stata associata ad una crescente aggressività nei cani che, a sua volta, può aumentare il rischio di ricevere penalità per aver disturbato la competizione. È inoltre probabile che quello che accade nel recinto di recupero influenzi in generale le associazioni emotive dei cani con le corse, e la loro volontà di entrare nel recinto stesso. Per gli obbiettivi di questo studio i presunti segnali comportamentali di frustrazione nel recinto di recupero includevano lo spintonare un altro cane, il focalizzare l’attenzione sul cancello da cui è uscita la preda meccanica, e il cambio di direzione (compreso solo se il cane iniziava di sua spontanea volontà il cambio di direzione anziché imitare un altro cane che mostrava lo stesso comportamento). Abbiamo riscontrato questi comportamenti nel 59,1% dei greyhound.

La prevalenza di questi comportamenti è preoccupante per due ragioni. In primo luogo suggeriscono che alla fine della gara molti greyhound siano ancora concentrati sul voler catturare la preda, anche se impossibilitati.

Se cambiano direzione, i greyhound quasi sempre lo fanno lungo la recinzione interna della pista o il recinto più vicino al binario percorso dalla preda meccanica, e spesso orientando la testa verso il senso di marcia dellaN preda. Quando è in movimento la lepre meccanica produce molto rumore e, dopo aver passato il recinto di recupero, deve ripercorrere ancora più di metà pista prima di arrestarsi, per cui i greyhound possono ancora sentirne il suono quando entrano nel recinto, senza alcuna possibilità di raggiungerla. I cani che si orientano verso la preda indicano che la loro attenzione è concentrata sul punto in cui l’hanno vista per l’ultima volta.

Gli spintoni registrati quasi dopo ogni gara non sono necessariamente un’espressione aggressiva di frustrazione.

Tuttavia il reindirizzare l’aggressione verso conspecifici è una conseguenza riconosciuta dell’essere ostacolato dal raggiungere un obiettivo. Altre possibili cause di questo comportamento possono essere che il cane sia giocoso per natura, o che sia una conseguenza diretta di cani al galoppo che devono arrestarsi tutti assieme in uno spazio relativamente piccolo. I cani più indietro possono prendersi un momento per reagire alla decelerazione dei cani che hanno davanti, determinando un ammucchiamento.

Ciononostante le indicazioni che i greyhound hanno ancora la loro attenzione focalizzata sulla preda solleva la possibilità che non stiano desistendo dal loro obiettivo (catturare la preda), anche se sono impossibilitati araggiungerlo. Se il loro scopo è catturare la preda, potrebbe essere meno importante se hanno successo o no e più importante che non gli venga impedito di inseguirla quando ancora ne sentono il rumore.

Gli effetti della frustrazione sul comportamento possono includere un arousal elevato così come una delusione deprimente. Anche se solo un piccolo numero di greyhound manifestano gli effetti più negativi della frustrazione nel recinto di recupero, possono essere soggetti ad un ridotto interesse ad inseguire la ricompensa in questione, una risposta radicata nella frustrazione da mancata ricompensa

4.9. Effetti della pista

È stata riscontrata una differenza significativa tra la temperatura media degli occhi, sia prima che dopo la gara, su piste diverse. Questa differenza tra una struttura e l’altra era più marcata nella temperatura oculare prima della gara, che è il parametro che riflette più direttamente i fattori di stress provocati dall’ambiente generale del cinodromo. Un modello lineare generale, con la temperatura media oculare prima della gara come variabile indipendente, ha rivelato un’influenza positiva significativa di Wentworth Park e di Gosford rispetto a Richmond, a cui è stata associata la temperatura oculare media più bassa prima della gara. Questo può essere dipeso dalla temperatura esterna ambientale, ma il suo effetto non era forte né significativo. Questo risultato suggerisce che alcune caratteristiche del cinodromo di Gosford possano essere intrinsecamente più stressanti di quelli di Wentworth Park e che quelle di Richmond possano essere a loro volta meno stressanti di Wentworth Park.

Tra le caratteristiche che vale la pena tenere in considerazione c’è la progettazione dell’area dei kennel, in quanto il recinto di recupero, la zona di riscaldamento e i kennel sono tutti molto vicini l’uno all’altro a Wentworth Park, ma più distanziati a Gosford, mentre a Richmond la zona dei kennel è la più lontana dalla pista di tutte e tre le strutture (vedi Figura S1). Anche la prassi operativa del personale del cinodromo e come gli operatori maneggiano ed interagiscono con i cani, quanto tempo impiegano ad entrare nel recinto e a recuperare i cani hanno un certo impatto, oppure può essere che queste strutture piacciono particolarmente ai proprietari di greyhound che sono più o meno inclini a stressarsi. C’erano anche altri comportamenti significativamente indicativi di un arousal elevato nel recinto di riscaldamento a Wentworth Park più che a Gosford. Questo può riflettere gli effetti di una pista progettata in un certo modo o essere semplicemente un fattore operativo. La differenza a Richmond potrebbe dipendere anche dalla presenza dei giocattoli nel recinto di recupero. E’ importante effettuare ulteriori indagini per capire quale cinodromo può influenzare lo stress nei greyhound prima di una gara, per garantire l’integrità di questo sport così da progettare i controlli, l’uso delle gabbie e le procedure di riscaldamento migliori per tutelare equamente i greyhound.

5. Conclusioni

E’ chiara la necessità di comprendere i comportamenti di stress dei greyhound da corsa. Età, sesso del cane, numero di gabbia alla partenza, struttura della pista incidono tutti sulle prestazioni dei greyhound in gara. Questo è il primo studio pubblicato sul comportamento dei greyhound da corsa osservati durante le gare e il primo ad aver usato l’IRT in un cinodromo per testare il livello di arousal nei cani. I risultati descrivono una relazione modesta tra la temperatura oculare e la prestazione sportiva. Questo può aiutare nello sviluppo di studi più dettagliati che identifichino i fattori specifici che influiscono sulle prestazioni sportive e stabiliscano come modificarli per ridurne l’effetto negativo. L’IRT può essere più utile prima di una gara piuttosto che dopo, a causa dell’influenza della temperatura corporea interna che può riflettere più gli effetti dello sforzo fisico compiuto che l’arousal del cane, e l’influenza della temperatura esterna ambientale.

L’impiego dell’IRT prima della gara comporta sfide logistiche e tempistiche importanti, ma questo studio ha dimostrato che la misurazione della temperatura dell’occhio prima di una gara può rivelare gli effetti delle esperienze vissute dai greyhound nei diversi cinodromi, sia a breve che a lungo termine, e la loro influenza sul comportamento e la prestazione sportiva.

Per risultati più chiari varrebbe la pena indagare sul trovare un modo per raccogliere le immagini IRT più ravvicinate nel tempo allo sforzo della corsa. Questo studio offre anche una visione su come individui della stessa popolazione di greyhound da corsa rispondono in modo diverso all’anticipazione della gara. L’uso di giocattoli nel recinto di recupero e gli effetti della pista sul comportamento e sull’arousal dei cani sono entrambi temi che meriterebbero ulteriori ricerche per stimolare positivamente l’arousal dei greyhound, migliorare la disponibilità di ricompense e distogliere in modo appropriato l’attenzione dei cani dalla preda a fine gara. L’alta percentuale di frustrazione nei cani e la continua ricerca della preda quando arrivano nel recinto di recupero preoccupa sia per il benessere fisico che psicologico dei greyhound. Il sistema del recinto di recupero è in uso da molti anni, ma non rispetta l’equità di tutti i greyhound da corsa. Il periodo di detenzione dei cani nei kennel prima della corsa può contribuire ad aumentarne lo stress, quindi varrebbe la pena effettuare ulteriori indagini e prove per ridurre i tempi di degenza in gabbia, soprattutto per i greyhound che gareggiano per ultimi nel programma di gara.

Traduzione integrale dell’articolo.